Per augurare al meglio Un buon natale ai nostri cari lettori abbiamo pensato di fare qualcosa di originale...
Grazie a Photoshop abbiamo creato una maschera di livello e lavorando sulle tonalità per modificare i colori originali dell'immagine...e creare qualcosa di buffo!
Buon Natale a Tutti!
venerdì 25 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
Scansiogramma
Lo scansiogramma è un'immagine fotografica ottenuta grazie all'impiego di un dispositivo digitale attraverso una tecnica off camera.
Si ottiene mettendo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo sul piano di vetro di uno scanner.
Così otterrò un'immagine a colori, virtuale, non fisica, corrispondente alla forma degli oggetti collocati sul piano di vetro dello scanner.
Tutto ciò serve a capire al meglio il principio fisico e i componenti che sono alla base della fotografia digitale.
Ecco il mio scansiogramma!
Chaplin |
lunedì 14 dicembre 2015
Sintesi Visiva
Salve a tutti!
Un programma molto utilizzato dai grafici è "Illustrator" che si basa sull'utilizzo di vettori...una volta imparato è molto facile da utilizzare!
La consegna assegnataci dalla professoressa era quella creare un animale molto sintetizzato utilizzando lo strumento penna.
Il disegno avrebbe dovuto contenere solo i carattere principali dell'animale e renderlo il più possibile riconoscibile.
Spero di esserci riuscita!
Un programma molto utilizzato dai grafici è "Illustrator" che si basa sull'utilizzo di vettori...una volta imparato è molto facile da utilizzare!
La consegna assegnataci dalla professoressa era quella creare un animale molto sintetizzato utilizzando lo strumento penna.
Il disegno avrebbe dovuto contenere solo i carattere principali dell'animale e renderlo il più possibile riconoscibile.
Spero di esserci riuscita!
il Brontosauro |
lunedì 7 dicembre 2015
Light Painting
Salve a tutti!
Studiando la storia della fotografia abbiamo scoperto il significato vero e proprio della parola "FOTOGRAFIA". Viene dal greco ed è composta da "FOTOS"=luce e "GRAFIA"=disegnare. quindi FOTOGRAFIA significa DISEGNARE CON LA LUCE.
Per capire al meglio cosa significhi veramente disegnare con la luce siamo andati in sala di posa e, stando al buio, abbiamo fatto delle fotografie con dei tempi di posa piuttosto lunghi (15 secondi). Abbiamo posizionato la macchina fotografica su un trepiede affinchè sia più stabile. Le uniche sorgenti di luce erano alcune torce grazie alle quali abbiamo illuminato solo le parti che ci interessavano.
Studiando la storia della fotografia abbiamo scoperto il significato vero e proprio della parola "FOTOGRAFIA". Viene dal greco ed è composta da "FOTOS"=luce e "GRAFIA"=disegnare. quindi FOTOGRAFIA significa DISEGNARE CON LA LUCE.
Per capire al meglio cosa significhi veramente disegnare con la luce siamo andati in sala di posa e, stando al buio, abbiamo fatto delle fotografie con dei tempi di posa piuttosto lunghi (15 secondi). Abbiamo posizionato la macchina fotografica su un trepiede affinchè sia più stabile. Le uniche sorgenti di luce erano alcune torce grazie alle quali abbiamo illuminato solo le parti che ci interessavano.
Chiara da paura |
Insieme |
lunedì 30 novembre 2015
Storia della fotografia
Salve!
Nelle ultime settimane,a scuola, abbiamo studiato le origini della fotografia fino ad arrivare alla fotografia stessa e ai primi tentativi (riusciti) di realizzare queste immagini create dalla luce, senza la necessità di un pittore e dei suoi strumenti.
Siamo partiti analizzando il film "Avatar" giungendo alla conclusione che ottenne tanto successo perché "Era una cosa nuova".
Scoprendo i fratelli Lumiere e la loro innovazione siamo andati alla scoperta dell'origine di tutto ciò!
PRECINEMA
Teatro D'ombre
Sviluppatosi circa 2000 anni fa in Cina, veniva utilizzato come strumento di educazione per i giovani.
Nell' 1700 si svillupò con grande successo in tutt'europa.
Lanterna Magica
Una grande invenzione che aiutò molto il campo scientifico, realizzata da Huygens nel 1659 che però non gli diede tanta importanza e la presentò solo alcuni anni dopo sotto pressione del padre.
Nel 1850 i fratelli Hein realizzano l' Hyalotype: dei vetrini con delle incisioni su supporto di carta traslucido che ebbe un grande successo.
Fantasmagoria
E' un'applicazione della lanterna magica. Venivano proiettale le immagini su cortine di fumo e la macchina da proiezione veniva messa su delle rotaie per simulare il movimento delle immagini. Le immagini rappresentavano scheletri o fantasmi. Qualcuno aveva persino pensato di allestire gli spettacoli in cimiteri o vecchie chiese per rendere tutto più inquietante.
Scatola Ottica
Veniva esposta alle fiere per divertire i bambini che guardavano incuriositi dentro la scatola ed osservavano dipinti di paesaggi mentre ascoltavano un racconto.
Poliorama
Inventata da un fabbricante di giocattoli in questa scatola si potevano vedere l'effetto giorno e l'effetto notte della stessa immagine.
Giorno: si apriva la finestra tra l'immagine e la lente;
Notte: si apriva la finestra dietro l'immagine.
Panorama
Era un edificio circolare ed,entrando in esso, si poteva osservare una veduta a 360 gradi di un paesaggio.
Diorama
Inventato da Bouton e Daguerre a differenza del Panorama questo all'interno aveva una pedana sulla quale lo spettatore si posizionava e girava. Ebbe molto successo perché venivano creati effetti speciali con la luce e le immagini erano molto ben riuscite.
LA PRIMA FOTOGRAFIA DELLA STORIA
La Prima fotografia fu realizzata da Nicephore Niepce nel 1826.
Niepce era un inventore francese che iniziò a studiare la fotosensibilità dei sali d'argento e del perchè questi annerivano in presenza di luce.
Grazie al bitume di Giudea, un materiale fotoindurente, riuscì a realizzare la prima vera e propria fotografia.
IL DAGHERROTIPO: LO SPECCHIO DOTATO DI MEMORIA
Daguerre, uno degli inventori del Diorama, stava studiando la capacità di annerimento dei sali d'argento a contatto con una fonte luminosa quando scoprì che c'era qualcun'altro che condivideva la sua stessa curiosità e che però era arrivato a dei risultati: Niepce.
Nel 1829 i due firmano un accordo societario con cui entrambi si impegnano a collaborare nelle ricerche.
Nel 1833 Niepce morì e Daguerre continuò da solo le ricerche realizzando nel 1837 il primo dagherrotipo, ovvero un'immagine vera della realtà su una lastra di rame argentata sensibilizzata con vapori di iodio ed esposta alla luce all'interno di una camera oscura creando così anche un'immagine stabile.
Il 7 gennaio 1839 Il celebre fisico e astronomo Arago annuncia ufficialmente nella seduta dell' Accadèmie des Sciences l'invenzione dell' innovativa invenzione.
Il dagherrotipo ebbe un grandissimo successo in tutt' Europa e oltre.
I limiti che però si avevano erano le spese altissime che si avevano, l'attrezzatura che era scomoda e pesante, i tempi di posa che erano estremamente lunghi ed il fatto che il dagherrotipo fosse un pezzo unico.
LA FOTOGRAFIA SU CARTA: IL CALOTIPO
Nello stesso periodo, in Inghilterra, Talbot,un grande scienziato, aveva, anche lui, studiato la sensibilità dei sali d'argento e quando scoprì il dagherrotipo ne rimase colpito perché anche lui. nel 1835, aveva realizzato dei "disegni" simili. Perciò il 25 gennaio presenta un saggio sul suo procedimento alla Royal Istitution of London.
Talbot era riuscito a realizzare dei negativi e, successivamente, dei positivi su carta sensibilizzata con cloruro d'argento e fissata con sale da cucina.
I suoi primi esperimenti, detti "photogenic drawings" erano immagini negative (che in seguito venivano rese positive) di oggetti utilizzati ponendoli sulla carta sensibilizzata poi esposta alla luce e fissata.
Il tentativo successivo fu quello di fissare le immagini riprese con una camera oscura (per ridurre i tempi di esposizione) detta "mouse trap".
Talbot ricevette poca considerazione e deluso da tutto ciò continuò a perfezionarsi e nel 1841 annuncia di aver creato il "Calotipo". La grande novità era l'utilizzo dello sviluppo per l'immagine latente (invisibile).
Rispetto al dagherrotipo, il calotipo è meno ingombrante, le sostanze sono meno periclose, il tutto più economico ed era possibile ottenerne infinite copie.
Talbot realizza il primo fotolibro pubblicando una serie di libri detti "The pencil of nature" pubblicati tra il 1844 e il 1846.
I termini FOTOGRAFIA, NEGATIVO e POSITIVO sono stati introdotti da Hersher (famoso matematico, chimico, astronomo ed ex presidente della Royal Society) proponendoli all'amico Talbot.
Nelle ultime settimane,a scuola, abbiamo studiato le origini della fotografia fino ad arrivare alla fotografia stessa e ai primi tentativi (riusciti) di realizzare queste immagini create dalla luce, senza la necessità di un pittore e dei suoi strumenti.
Siamo partiti analizzando il film "Avatar" giungendo alla conclusione che ottenne tanto successo perché "Era una cosa nuova".
Scoprendo i fratelli Lumiere e la loro innovazione siamo andati alla scoperta dell'origine di tutto ciò!
PRECINEMA
Teatro D'ombre
Sviluppatosi circa 2000 anni fa in Cina, veniva utilizzato come strumento di educazione per i giovani.
Nell' 1700 si svillupò con grande successo in tutt'europa.
Lanterna Magica
Una grande invenzione che aiutò molto il campo scientifico, realizzata da Huygens nel 1659 che però non gli diede tanta importanza e la presentò solo alcuni anni dopo sotto pressione del padre.
Nel 1850 i fratelli Hein realizzano l' Hyalotype: dei vetrini con delle incisioni su supporto di carta traslucido che ebbe un grande successo.
Fantasmagoria
E' un'applicazione della lanterna magica. Venivano proiettale le immagini su cortine di fumo e la macchina da proiezione veniva messa su delle rotaie per simulare il movimento delle immagini. Le immagini rappresentavano scheletri o fantasmi. Qualcuno aveva persino pensato di allestire gli spettacoli in cimiteri o vecchie chiese per rendere tutto più inquietante.
Scatola Ottica
Veniva esposta alle fiere per divertire i bambini che guardavano incuriositi dentro la scatola ed osservavano dipinti di paesaggi mentre ascoltavano un racconto.
Poliorama
Inventata da un fabbricante di giocattoli in questa scatola si potevano vedere l'effetto giorno e l'effetto notte della stessa immagine.
Giorno: si apriva la finestra tra l'immagine e la lente;
Notte: si apriva la finestra dietro l'immagine.
Panorama
Era un edificio circolare ed,entrando in esso, si poteva osservare una veduta a 360 gradi di un paesaggio.
Diorama
Inventato da Bouton e Daguerre a differenza del Panorama questo all'interno aveva una pedana sulla quale lo spettatore si posizionava e girava. Ebbe molto successo perché venivano creati effetti speciali con la luce e le immagini erano molto ben riuscite.
LA PRIMA FOTOGRAFIA DELLA STORIA
La Prima fotografia fu realizzata da Nicephore Niepce nel 1826.
Niepce era un inventore francese che iniziò a studiare la fotosensibilità dei sali d'argento e del perchè questi annerivano in presenza di luce.
Grazie al bitume di Giudea, un materiale fotoindurente, riuscì a realizzare la prima vera e propria fotografia.
IL DAGHERROTIPO: LO SPECCHIO DOTATO DI MEMORIA
Daguerre, uno degli inventori del Diorama, stava studiando la capacità di annerimento dei sali d'argento a contatto con una fonte luminosa quando scoprì che c'era qualcun'altro che condivideva la sua stessa curiosità e che però era arrivato a dei risultati: Niepce.
Nel 1829 i due firmano un accordo societario con cui entrambi si impegnano a collaborare nelle ricerche.
Nel 1833 Niepce morì e Daguerre continuò da solo le ricerche realizzando nel 1837 il primo dagherrotipo, ovvero un'immagine vera della realtà su una lastra di rame argentata sensibilizzata con vapori di iodio ed esposta alla luce all'interno di una camera oscura creando così anche un'immagine stabile.
Il 7 gennaio 1839 Il celebre fisico e astronomo Arago annuncia ufficialmente nella seduta dell' Accadèmie des Sciences l'invenzione dell' innovativa invenzione.
Il dagherrotipo ebbe un grandissimo successo in tutt' Europa e oltre.
I limiti che però si avevano erano le spese altissime che si avevano, l'attrezzatura che era scomoda e pesante, i tempi di posa che erano estremamente lunghi ed il fatto che il dagherrotipo fosse un pezzo unico.
LA FOTOGRAFIA SU CARTA: IL CALOTIPO
Nello stesso periodo, in Inghilterra, Talbot,un grande scienziato, aveva, anche lui, studiato la sensibilità dei sali d'argento e quando scoprì il dagherrotipo ne rimase colpito perché anche lui. nel 1835, aveva realizzato dei "disegni" simili. Perciò il 25 gennaio presenta un saggio sul suo procedimento alla Royal Istitution of London.
Talbot era riuscito a realizzare dei negativi e, successivamente, dei positivi su carta sensibilizzata con cloruro d'argento e fissata con sale da cucina.
I suoi primi esperimenti, detti "photogenic drawings" erano immagini negative (che in seguito venivano rese positive) di oggetti utilizzati ponendoli sulla carta sensibilizzata poi esposta alla luce e fissata.
Il tentativo successivo fu quello di fissare le immagini riprese con una camera oscura (per ridurre i tempi di esposizione) detta "mouse trap".
Talbot ricevette poca considerazione e deluso da tutto ciò continuò a perfezionarsi e nel 1841 annuncia di aver creato il "Calotipo". La grande novità era l'utilizzo dello sviluppo per l'immagine latente (invisibile).
Rispetto al dagherrotipo, il calotipo è meno ingombrante, le sostanze sono meno periclose, il tutto più economico ed era possibile ottenerne infinite copie.
Talbot realizza il primo fotolibro pubblicando una serie di libri detti "The pencil of nature" pubblicati tra il 1844 e il 1846.
I termini FOTOGRAFIA, NEGATIVO e POSITIVO sono stati introdotti da Hersher (famoso matematico, chimico, astronomo ed ex presidente della Royal Society) proponendoli all'amico Talbot.
prima fotografia al mondo, Niepce |
Boulevard du Temple, dagherrotipo |
calotipo |
lunedì 23 novembre 2015
Il Pittogramma
Salve a tutti!
Nella lezione precedente abbiamo realizzato un pittogramma, ovvero un disegno o un simbolo stilizzato in uno o più colori caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza assunto anche come segnale.
Per la realizzazione avevamo a disposizione tre linee e due ellissi e con le quali bisognava rappresentare uno sport. Io ho scelto la scherma!
Nella lezione precedente abbiamo realizzato un pittogramma, ovvero un disegno o un simbolo stilizzato in uno o più colori caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza assunto anche come segnale.
Per la realizzazione avevamo a disposizione tre linee e due ellissi e con le quali bisognava rappresentare uno sport. Io ho scelto la scherma!
scherma |
lunedì 16 novembre 2015
Fotomontaggio
Heilà!
A scuola abbiamo svolto un nuovo progetto che consisteva nella realizzazione di un fotomontaggio ispirandoci ai lavori di Armando Testa per la campagna "Famosi per la qualità". E' stato un lavoro che ha sfidato un po' la nostra creatività dovendo associare il nome di un personaggio famoso a quello di un alimento!
A scuola abbiamo svolto un nuovo progetto che consisteva nella realizzazione di un fotomontaggio ispirandoci ai lavori di Armando Testa per la campagna "Famosi per la qualità". E' stato un lavoro che ha sfidato un po' la nostra creatività dovendo associare il nome di un personaggio famoso a quello di un alimento!
i lavori di Armando Testa |
il mio lavoro! |
lunedì 9 novembre 2015
Il Foro Stenopeico
Per immergerci al meglio nel mondo della fotografia,col professore Manfredini stiamo svolgendo un progetto di "alfabetizzazione".
Il terzo laboratorio consisteva nella realizzazione di una fotografia grazie all'aiuto di un FORO STENOPEICO, ovvero una camera oscura nella quale,su una parete, è presente un foro.
Ciò di cui ci siamo serviti sono:
- una piccola camera oscura (realizzata dipingendo di nero l'interno di una scatola di biscotti);
-2 fogli di carta fotosensibile;
-3 bacinelle con SVILUPPO, ARRESTO e FISSAGGIO;
- il soggetto da fotografare.
Fasi:
1) (in camera oscura) Si posiziona un foglio di carta fotosensibile sulla parete opposta a quella sulla quale si trova il foro che è coperto da un cartoncino nero;
2) il soggetto (in questo caso noi,la classe) viene posizionato davanti alla camera oscura. Si toglie il cartoncino per far entrare la luce. Si svolge questo procedimento in presenza di luce (in questo caso la luce solare);
3) (in camera oscura) si svolgono SVILUPPO, ARRESTO e FISSAGGIO;
4) Si ottiene un'immagine nella quale i colori bianco/nero, sotto/sopra e sinistra/destra sono invertiti: questo è il NEGATIVO. Il negativo viene posizionato sopra un'altro foglio di carta fotosensibile e sopra viene messo un peso trasparente (in questo caso una una lastra di vetro) e il tutto viene esposto alla luce per pochissimi secondi. Sul secondo foglio ottengo il POSITIVO;
5) Si procede nuovamente con sviluppo, arresto e fissaggio.
Ora possiamo vedere il positivo.
Grazie a questo laboratorio abbiamo capito il principio ottico su cui si basa la fotografia.
Ciò di cui ci siamo serviti sono:
- una piccola camera oscura (realizzata dipingendo di nero l'interno di una scatola di biscotti);
-2 fogli di carta fotosensibile;
-3 bacinelle con SVILUPPO, ARRESTO e FISSAGGIO;
- il soggetto da fotografare.
Fasi:
1) (in camera oscura) Si posiziona un foglio di carta fotosensibile sulla parete opposta a quella sulla quale si trova il foro che è coperto da un cartoncino nero;
2) il soggetto (in questo caso noi,la classe) viene posizionato davanti alla camera oscura. Si toglie il cartoncino per far entrare la luce. Si svolge questo procedimento in presenza di luce (in questo caso la luce solare);
3) (in camera oscura) si svolgono SVILUPPO, ARRESTO e FISSAGGIO;
4) Si ottiene un'immagine nella quale i colori bianco/nero, sotto/sopra e sinistra/destra sono invertiti: questo è il NEGATIVO. Il negativo viene posizionato sopra un'altro foglio di carta fotosensibile e sopra viene messo un peso trasparente (in questo caso una una lastra di vetro) e il tutto viene esposto alla luce per pochissimi secondi. Sul secondo foglio ottengo il POSITIVO;
5) Si procede nuovamente con sviluppo, arresto e fissaggio.
Ora possiamo vedere il positivo.
Grazie a questo laboratorio abbiamo capito il principio ottico su cui si basa la fotografia.
NEGATIVO (colori, sotto/sopra, destra/sinistra sono invertiti) |
POSITIVO |
Noi in posa |
lunedì 2 novembre 2015
Il Fotogramma
Per immergerci al meglio nel mondo della fotografia,col
professore Manfredini stiamo svolgendo un progetto di
"alfabetizzazione".
Il secondo laboratorio consisteva nella realizzazione di un
fotogramma, ovvero un' immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera
oscura senza l'utilizzo di una macchina fotografica (off-camera).
Abbiamo svolto il tutto in camera oscura.
Ciò di cui ci siamo serviti sono:
-una bacinella contenente lo SVILUPPO (1+9= una parte di
idrochinone, nove di acqua)
-una bacinella contenente l' ARRESTO (facoltativo,
acqua+aceto)
-una bacinella contenente il FISSAGGIO (1+4=clorulo di
sodio+acqua)
-una sorgente di luce
-alcuni oggetti (io ho utilizzato monete, una pellicola
fotografica, ecc.)
-un foglio di carta fotosensibile
Fasi:
1) Abbiamo appoggiato sul foglio di carta fotosensibile gli oggetti ;
2) Abbiamo esposto alla luce il tutto per 1 secondo e mezzo
(101-100);
3) Abbiamo proceduto con lo sviluppo, l'arresto e il
fissaggio;
4) Abbiamo lavato la
fotografia sotto acqua corrente .
Tutti i passaggi sono stati fatti al buio usufruendo soltanto
della debole illuminazione di una lampada rossa e una giallo-verde.
Nella parte NON COPERTA dal foglio fotosensibile, quando
viene esposta alla luce viene avviato il processo di riduzione dei sali
d'argento in argento metallico. Si forma così un'immagine presente sul foglio
ma non visibile a occhio nudo (IMMAGINE
LATENTE).
Lo sviluppo accelera questo processo permettendoci di vedere
l'annerimento dei sali d'argento.
L' arresto blocca l'azione dello sviluppo sulla carta
fotosensibile .
Il fissaggio rende l'immagine inalterabile.
Invece,nella parte COPERTA del foglio fotosensibile, l'oggetto non lascia
trapassare la luce quindi il sale d'argento non modifica il suo stato.
Lo sviluppo ha azione nulla perché, non essendo stata colpita
dalla luce, questa parte, non c'è alcun annerimento da rivelare.
Siccome lo sviluppo è
nullo, anche l'arresto lo è.
Col fissaggio viene sciolto il sale d'argento (non esposto
alla luce) rendendo, così, immagine inalterabile.
lunedì 26 ottobre 2015
Il Chimigramma
Per immergerci al meglio nel mondo della fotografia,col
professore Manfredini stiamo svolgendo un progetto di
"alfabetizzazione".
Il primo laboratorio consisteva nella realizzazione di un
chimigramma, ovvero una fotografia ottenuta senza l'impiego di una macchina
fotografica sfruttando la luce ambientale.
Abbiamo allestito il laboratorio in classe unendo alcuni
banchi e ricoprendoli con dei sacchi della spazzatura per non sporcare.
Ciò di cui ci siamo serviti sono:
-una bacinella contenente lo SVILUPPO (1+9= una parte di
idrochinone, nove di acqua)
-una bacinella contenente l' ARRESTO (facoltativo,
acqua+aceto)
-una bacinella contenente il FISSAGGIO (1+4=cloruro di
sodio+acqua)
-una bacinella più piccola per il LAVAGGIO
Fasi:
1) Per velocizzare i tempi ci siamo divisi in due gruppi,
ognuno avente il materiale sopra indicato;
2) Ad ognuno sono stati consegnati due fogli di carta
fotosensibile dietro i quali abbiamo scritto il nome;
3) Bisogna realizzare prima un chimigrammo partendo dallo
SVILUPPO: io ho disegnato col pennello
sul foglio di carta fotosensibile lasciandolo per qualche secondo a
"prendere colore". Poi ho
immerso la fotografia nell'arresto per fermare l'azione dello sviluppo,
successivamente l'ho immersa nel fissaggio per accellerare il processo di
riduzione del sale d'argento in argento metallico. Infine nella bacinella del
lavaggio aspettando che tutti abbiano finito per poi lavare la fotografia sotto
acqua corrente e ottenere così una fotografia di un disegno nero su sfondo
bianco;
4) Il secondo chimigramma si realizzava partendo dal
FISSAGGIO: ho bagnato il palmo della
mano di fissaggio, per poi creare
un'impronta biancastra sul foglio fotosensibile. Successivamente ho
proceduto,come prima, immergendo la fotografia prima nello sviluppo poi
nell'arresto,fissaggio e infine il lavaggio. Ottengo un'immagine bianca su
sfondo nero.
Con questo laboratorio abbiamo preso confidenza con i
principali elementi che permettono la realizzazione di una fotografia.
Trought the Dark |
Shadows |
Sviluppo e Fissaggio |
Artisti all'opera! |
Alle prese col lavaggio! |
lunedì 19 ottobre 2015
Videoclip
Per questo progetto ho scelto la canzone "Photograph" di Ed Sheeran,uno dei miei cantautori preferiti.
Questa canzone mi ha colpita da subito sia per la musica, ma sopratutto per le parole. L'autore esprime, nei versi, il suo modo di vedere le fotografie come attimi nei quali non abbiamo mai sofferto, momenti nei quali i nostri occhi non vedono altro che felicità e amore,istanti "ghiacciati".
"Aspettando che io torni a casa" è la frase che si ripete più spesso; allora ho subito pensato alle famiglie dei militari che aspettano che aspettano con ansia, dolore e preoccupazione il ritorno dei loro cari...e spesso l'unica cosa che rimane loro da fare è aggrapparsi al ricordo che resta intatto nelle fotografie.
Con questo video volevo raccontare la "storia" dei militari che vanno in guerra per l'amore verso la patria e ho utilizzato una serie di fotografie che spero riescano al meglio a trasmettere il messaggio. Per il ritornello ho inserito immagini di vecchie fotografie che rappresentano quei ricordi che rimarranno per sempre.
Non ho scelto una tonalità particolare di colore nelle immagini perché le emozioni che suscita la canzone sono diverse, a volte anche contrapposte, ad esempio MALINCONIA-SPERANZA perciò lo scopo delle immagini deve rimanere tale.
Per passare da una fotografia all'altra ho utilizzato diversi movimenti come l'effetto di girare la pagina durante il ritornello oppure una semplice trasparenza tra una foto e l'altra.
Per concludere ho inserito delle fotografie di militari tornati a casa dalla guerra che abbracciano i loro cari e come ultimo un messaggio di pace: "WAR IS HELL".
lunedì 12 ottobre 2015
Che cos'è la fotografia?
Buongiorno!
A che cosa serve secondo te la fotografia?
A scuola abbiamo risposto a tre domande sulla fotografia per poi scegliere delle immagini che rappresentino il nostro pensiero.
A che cosa serve secondo te la fotografia?
"Trasmettere agli altri la mia idea di vita" |
"Trasmettere agli altri la mia idea di vita" |
"Trasmettere agli altri la mia idea di vita" |
lunedì 5 ottobre 2015
Autoritratto
Mi chiamo Andreea Groza e questa è la mia carta d'identità. Ogni immagine mostra qualcosa di me: passioni,gusti,sentimenti e pensieri.
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